Divisione Impianti

Ecoambiente in virtù dell’affidamento della gestione del ciclo integrato dei rifiuti nel bacino della provincia di Rovigo gestisce anche tutta l’impiantistica di bacino, in cui sono oggi compresi l’Impianto di Trattamento Meccanico e Biologico di Sarzano e l’impianto di smaltimento di Taglietto 1.

 

Impianto di Trattamento Meccanico e Biologico (TMB) dei rifiuti urbani e speciali
Sarzano (Rovigo).

L’impianto di trattamento di Sarzano è affidato in concessione, come disciplinato da convenzione stipulata dal Consorzio Rifiuti di Rovigo con l’allora Ecogest srl in data 23/01/2002 e successivamente integrata con addendum firmati in data 30/10/2002, 26/02/2004 e 20/04/2010. 

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L’impianto TMB è stato autorizzato con decreto AIA n. 92 del 29/11/2011 dalla Regione Veneto, ed è stata volturata ad Ecoambiente quale gestore dell’impianto con D.S.R.A n. 95 del  04/12/2013;inoltre l’impianto, per la parte relativa alla produzione di CDR (attività di recupero), è stato autorizzato dalla Provincia di Rovigo con Decreto n. 3577 DEL 23/12/2013, che ha volturato ad Ecoambiente il precedente decreto autorizzativo n. 38919 del 05/09/2006, allora in capo al Consorzio.

L’autorizzazione prevede una capacità di trattamento massima pari a 109.200 t/anno; la linea di biostabilizzazione è in grado di trattare 26.800 t/anno di frazione umida, mentre l’impianto di CDR è in grado di processare circa 65.520 t/anno di frazione secca separata, dalla quale può produrre circa 32.000 t/anno di CDR.

La gestione dell’impianto è sottoposta alle verifiche del Piano di Monitoraggio e Controllo (PMC), approvato con le autorizzazioni AIA Regionale e Provinciale, e gli audit gestionali sono effettuare da un terzo controllore indipendente, attualmente individuato nella società TM3 S.r.l di Venezia.

L’impianto attualmente è in fermo tecnico per manutenzione straordinaria e per un intervento di revamping generale.

Nella condizione operative pre fermata all’impianto sono confluiti tutto il rifiuto urbano non riciclabile raccolto in provincia di Rovigo ed i rifiuti speciali non pericolosi, con attività di trattamento dei rifiuti tramite i seguenti processi:

  1. Triturazione primaria, deferrizzazione e vagliatura del rifiuto triturato;
  2. Raffinazione del materiale vagliato (sopravaglio);
  3. Biostabilizzazione della frazione vagliata.

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Il sopravaglio (secco separato dai metalli ferrosi e dalla frazione umida)  può essere inviato alla linea di produzione del CDR/CSS (combustibile da rifiuto) per poi essere conferito ad impianti per il recupero energetico (cementifici, centrali termiche  ed elettriche con fonti alternative, ect.), o avviato direttamente in discarica, come rifiuto trattato, in base ad esigenze tecniche ed economiche.

Il sotto vaglio, costituito dalla frazione organica ancora presente nel rifiuto, è inviato alla linea di biostabilizzazione aerobica, con produzione di compost fuori specifica (biostabilizzato da discarica), idoneo per la copertura giornaliera dei rifiuti in discarica.

I rifiuti urbani in entrata all’impianto sono sempre accettati, mentre i rifiuti speciali sono ammessi dopo la procedura di omologa. Tutti  i rifiuti in entrata all’impianto vengono trattati nelle linee di lavorazione.

I rifiuti in uscita dall’impianto (CDR/CSS, BD e secco non riciclabile trattato), in conformità con il loro avvio presso gli impianti di recupero/trattamento/smaltimento, vengono opportunamente analizzati  e certificati, classificati come rifiuti derivanti dal trattamento dei rifiuti con i seguenti codici CER di classificazione:

  • 19.05.03: Compost fuori specifica (Biostabilizzato da discarica – BM);
  • 19.12.02: metalli ferrosi;
  • 19.12.03: metalli non ferrosi;
  • 19.12.07: legno;
  • 19.12.10: rifiuti combustibili (CDR: combustibile da rifiuti ora CSS);
  • 19.12.12: altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti.

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L’impatto ambientale più significativo per questa tipologia di impianti è costituito dall’emissione di odori; la scelta tecnica in questi casi è il confinamento delle attività di trattamento e la captazione e l’abbattimento delle emissioni odorigine.

Nell’impianto TMB di Sarzano il trattamento dei rifiuti avviene all’interno di capannoni industriali, chiusi e dotati da impianti di aspirazione delle arie; i fabbricati sono tenuti in depressione tramite un impianto di aspirazione centralizzato che capta l’aria dalle linee di lavorazione del secco e dall’impianto di biostabilizzazione.Le arie aspirate sono inviate ad un impianto di lavaggio (scrubber) con acqua e poi trattate tramite biofiltri dedicati, per una portata di circa 100.000 mc/h. Le emissioni odorigine sono contenute dal sistema di depurazione ed abbattimento, e la presenza di emissioni diffuse in uscita dagli impianti è contrastata dalla tenuta in depressione di tutto il fabbricato industriale.

Il PMC prevede siano effettuate campagne per la verifica delle emissioni in generale dai biofiltri (ammoniaca, acido solfidrico, polveri ect.) e indagine odorigine, con sistema di campionamento ed analisi olfattimetrica.

Biofiltro con corteccia di legno

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Impianto Smaltimento dei rifiuti non pericolosi
Discarica di “Taglietto 1” - Villadose

La discarica di Taglietto 1 in Comune di Villadose è una delle discariche storiche contigue utilizzate nel tempo per il conferimento di rifiuti urbani e speciali non pericolosi.

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Visione aerea delle aree “Taglietto” in Villadose

 

L’impianto è stato autorizzato allo smaltimento dei rifiuti urbani del bacino di Rovigo e può smaltire anche i rifiuti speciali non pericolosi derivanti dal trattamento dei rifiuti (urbani e/o speciali).

L’impianto attuale è il risultato di un intervento di bonifica sulla preesistente discarica che prevede l’intervento per lotti con l’asportazione totale dei rifiuti presenti in sito, il loro stoccaggio in area protetta, la rimozione del percolato e la realizzazione di nuove vasche di conferimento dotate delle protezioni previste dalla normativa di settore (D.Lgs. 36/2003 e successive modifiche ed integrazioni).

L’intervento realizzato rientra nella più generale ambientalizzazione delle ex discariche di Taglietto, che sono state interessate dalla fine degli anni 70’ dal conferimento di rifiuti urbani dei comuni polesani, senza normativa specifica di riferimento e senza i presidi di tutela ambientale oggi comunemente applicati.

Il progetto dell’intervento in Taglietto 1 rappresenta il completamento della bonifica delle ex discariche di Taglietto 0-1, e con la sua completa realizzazione si conclude il piano di ambientalizzazione generale previsto dalla Provincia di Rovigo e poi dal subentrante Consorzio RSU alla fine degli anni 90’, successivamente articolato con progetti specifici fino quest’ultimo intervento progettato su Taglietto 1.

Il progetto di bonifica prevede l’intervento per lotti con l’asportazione totale dei rifiuti presenti in sito, il loro stoccaggio in area protetta, la rimozione del percolato e la realizzazione di nuove vasche di conferimento dotate delle protezioni previste dalla normativa di settore (D.Lgs. 36/2003 e successive modifiche ed integrazioni).

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Il Consorzio RSU ha realizzato i lavori relativi al progetto di “completamento intervento di bonifica e messa in sicurezza permanente con contestuale recupero e ampliamento volumetrico” – opere di I° stralcio, della ex discarica di Taglietto, collaudando le opere realizzate, con eccezione di due sub vasche in via di ultimazione.

Lo scavo per la rimozione dei rifiuti ha interessato le prime due vasche previste dal progetto – Opere di I° stralcio-ed ha raggiunto i 5 metri sotto il piano campagna, con la rimozione di tutti i rifiuti presenti e le terre di contatto.

Sul fondo scavo sono state effettuate le analisi chimiche per la certificazione di avvenuta bonifica del sito, che hanno dato esito positivo, permettendo la realizzazione delle opere di impermeabilizzazione della nuova discarica.

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Lo schema protettivo del fondo vasca e delle pareti laterali della discarica Taglietto 1 dopo bonifica

 

Le analisi sul fondo vasca dopo l’asportazione dei rifiuti e del percolato, sui rifiuti riesumati e sulle terre classificate, come da protocolli di campionamenti ed analisi approvati, sono state validate dall’ARPAV di Rovigo.

Ecoambiente in relazione alla convenzione sottoscritta con il Consorzio RSU, in data 11 novembre 2015, per la gestione delle opere di primo stralcio, ovvero per le vasche 1 e 2 , per un volume complessivo disponibile per la coltivazione pari a 177.495 tonnellate.

Ecoambiente in data 01/04/2016 ha avuto la consegna parziale dell’impianto da parte del Consorzio RSU di Rovigo per la gestione della discarica di Taglietto 1, con apposito verbale di presa in carico.

In data 02 aprile 2012, Ecoambiente ha attivato i conferimenti del rifiuto secco non riciclabile nella nuova discarica di Taglietto 1, iniziando la gestione effettiva dell’impianto.

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Contestualmente ha attivato il Piano di Monitoraggio e Controllo previsto dall’AIA provinciale, con verifica di tutte le matrici ambientali interessate (acque superficiale e sotterranee, aria, rifiuti, percolati e biogas ect). Gli audit gestionali sono effettuati da un terzo controllore indipendente, attualmente identificato in individuato nella società TM3 S.r.l di Venezia.

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Particolarmente significativo è l’impegno per il controllo delle matrici acque sotterranee e emissioni di biogas, con frequenze di campionamento elevate ed analisi estesa degli inquinanti.

La tabella su riportata riporta il riepilogo delle analisi da effettuarsi in gestione dell’impianto, con le matrici da monitorare e le frequenze di campionamento ed analisi, gli elaborati del PMC definiscono inoltre per ogni matrice da controllare i parametri chimico-fisici da analizzare.

A titolo esemplificativo, di seguito si riportano i parametri da analizzare durante le campagne di monitoraggio delle acque di falda:

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Di seguito inoltre si riporta la mappa dei piezometri da sottoporre a controllo analitico:

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 Allegati: